Le elezioni fanno miracoli.
La convenzione triennale tra il Comune e le scuole materne paritarie Segramora
e San Giorgio al Parco scadrà il prossimo 30 giugno. Ma, con un tempismo che
lascia per lo meno stupiti, il 15 marzo scorso la giunta leghista ha pensato
bene di approvarla per altri tre anni. Addirittura con tre mesi e mezzo
d’anticipo sulla scadenza naturale. Perché tanta fretta? Non si poteva
aspettare l’insediamento della nuova amministrazione? Di cosa hanno paura il
sindaco e gli assessori della Lega per anticipare l’approvazione del
finanziamento?
Domande che resteranno senza
risposta.
Quel che è certo sono invece i
termini della convenzione. A cominciare dalla sua necessità, perché – è scritto
nella delibera - sul “territorio biassonese non sono presenti scuole
dell’infanzia statali” e “l’amministrazione comunale, al momento, non dispone
né gestisce scuole dell’infanzia comunali”.
Di qui il contributo del
Comune. Per i prossimi tre anni la scuola materna Clotilde Segramora riceverà così
210.000 euro all’anno, mentre la San Giorgio al Parco ne avrà 10.000 per ogni
sezione funzionante.
Lo
stanziamento servirà, per i nostri amministratori, a contenere i costi del
servizio a carico delle famiglie. Quindi, “a partire dall’anno scolastico
2016/17, le rette non potranno superare i 250 euro mensili (incluso il servizio
mensa, ma escluse eventuali altre attività e servizi complementari)”. In cambio
le due scuole si impegneranno a conformare il calendario e l’orario scolastico
a quelli delle scuole statali, a garantire un servizio pre-scuola e
post-scuola, ad accogliere senza alcuna discriminazione i bambini e le bambine
in età di ammissione alla scuola dell’infanzia, con precedenza per quelli
residenti nel Comune di Biassono e a favorire l’inserimento di minori
diversamente abili. In caso di bisogno il Comune è pronto a garantire anche assistenti
per favorire lo sviluppo personale e sociale del bambino.
Nel
frattempo, giovedì sera la maggioranza leghista ha deciso di dare in
concessione a privati l’asilo nido di via Lega lombarda (il Castello) per farne
un centro per l’infanzia da zero a 6 anni. I due bandi precedenti sono andati
deserti. Dobbiamo sperare in un nuovo miracolo?