INCONTRI


25 maggio 2017

IL GATTO E LA VOLPE


Cosa gli abbia fatto di male la Logica non è dato sapere. Senza voler scomodare Aristotele (lui che della Logica fece una disciplina filosofica), basterebbe almeno un pizzico di quella elementare, del 2 più 2 uguale 4, tanto per capirci, o, meglio, nel nostro caso, del 3 più 2 uguale 5, per evitare brutte figure. E invece…
In questi giorni il presidente del Consiglio comunale di Biassono fa a cazzotti con la Logica, non quella del filosofo greco ma quella elementare.

I fatti. L’Arch. Mauro Lorenzo Rossi lunedì 22 maggio ha convocato il consiglio comunale in seduta straordinaria per giovedì 25 maggio. Peccato che il regolamento del consiglio comunale (di cui lui dovrebbe essere il garante) specifichi all’art. 9, comma 3, punto b, che tra la convocazione e lo svolgimento della seduta debbano intercorrere 3 giorni liberi. Quindi, sempre per stare a una logica elementare, martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25 non si può fare, venerdì 26 sì. E lui cosa fa? Convoca il consiglio comunale per giovedì 25 maggio. Una volpe!

C’è anche un perché. E, se i più ingenui hanno subito pensato che abbia fatto un po’ di confusione col calendario, lui fornisce (forse mal consigliato?) una giustificazione a dir poco fantasiosa: pretende che i giorni siano in realtà tramutabili in ore equivalenti. In altri termini, la convocazione del consiglio è di lunedì 22, prima di mezzogiorno? Perfetto, allora i tre giorni liberi, o meglio le 72 ore corrispondenti ai 3 giorni liberi, terminano alle 12 di giovedì 25. Una logica stringente, da far invidia anche a uno come Aristotele.

Senonché c’è l’articolo 2 del Regolamento del consiglio comunale che dice: “Per il computo dei termini previsti dal presente Regolamento, i giorni s’intendono liberi, cioè  sono da ritenersi esclusi, il giorno di ricevimento delle comunicazioni e il giorno in cui si manifesta l’evento”.
La frittata è fatta. 
Giovedì mattina, a seguito della lettera (pubblicata su questo sito) in cui i consiglieri di Biassono Civica dichiarano che non parteciperanno a un consiglio che non presenti i crismi della regolarità, anche l’Arch. Rossi, novello padano e collettore di voti per la Lega, capisce che, forse, l’ha fatta un po’ grossa. Così, invece di convocare un nuovo consiglio comunale seguendo alla lettera il regolamento, spinto da furori sovranisti e putiniani di moda in questi giorni tra le camicie verdi vecchie e nuove(non ci sono più gli anticomunisti di una volta!), s’inventa la “rettifica” di una convocazione nulla (e dunque, per logica, è nulla pure la “rettifica”) e sposta il consiglio comunale al giorno dopo. Una vera volpe!

Chissà perché ma ci torna in mente la canzone di Bennato che inizia con “Quanta fretta, ma dove corri, dove vai?...Lui è il Gatto e io la Volpe, siamo in società, di noi ti puoi fidar”.

Ok, che Rossi sia la Volpe è lì da vedere. Ma il Gatto, che gli ha suggerito (o, magari, imposto?)di rendere la toppa peggio del buco, chi è?