INCONTRI


16 maggio 2017

MANCANO GLI ALLOGGI? NOI LI SVENDIAMO!


L’attuale Amministrazione, in continuità con le Amministrazioni leghiste che l’hanno preceduta, dimostra una scarsa attenzione al problema della casa e un’assenza di politiche abitative di sostegno a chi per motivi economici (perdita del lavoro, assenza temporanea del reddito, situazioni di povertà) non è in grado di sostenere le spese di un alloggio ai prezzi di mercato. Ma cosa ancora più grave sta smantellando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ERP) che era costituito nel 2014 da 65 alloggi e che oggi si è ridotto a 50 alloggi, perché 15 appartamenti sono stati messi in vendita. 

L’offerta di alloggi comunali quindi diminuisce drasticamente a fronte di un patrimonio già poco consistente e di una domanda di abitazioni sociali che in questi anni di grave crisi economica è cresciuta notevolmente.
Nell’ultimo aggiornamento della graduatoria ERP, bandita nel 2014, le domande presentate a Biassono per un alloggio comunale erano 34, mentre gli alloggi da assegnare erano due, divenuti poi quattro per il decesso ed il trasferimento dei precedenti inquilini. Una risposta infinitamente sproporzionata rispetto alla domanda. 
E il Comune cosa fa ? Mette in vendita 15 alloggi dell’edificio di Via Madonna delle Nevi 3 (Cascina Cà Nova), di cui soltanto 7 sono stati già venduti, per un importo complessivo di 367.174 euro, mediamente poco più di 52 mila euro per appartamento, comprensivo di posto auto. Secondo la L.R. 27/2007 i “ proventi sono destinati allo sviluppo, alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica”, ma di come siano stati spesi i soldi ricavati dalla vendita nulla si sa.

In assenza di una politica della casa attenta alle situazioni di fragilità sociale, le Amministrazioni leghiste che si sono succedute non soltanto hanno smantellato il Patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica ma hanno dimostrato cattiva gestione degli immobili, accumulando alla data del 31 dicembre 2016, in circa 10 anni, una morosità di 238.000 euro, di cui 83.500 per canoni di locazione non pagati e 153.500 per spese non incassate. Non hanno saputo approntare con energia piani efficaci di rientro della morosità, tanto prima o poi avrebbero fatto cassa con la vendita di una parte degli immobili. 

Nel Consiglio comunale del 23 marzo 2017, in occasione della discussione del bilancio di previsione 2017 e in fase di indicazione di voto del punto 2 all’odg “Adozione Piano di Alienazione e valorizzazione degli immobili di proprietà comunale”, Biassono Civica ha denunciato questa insipienza politica ed ha richiamato con forza la responsabilità dell’Amministrazione nei confronti del patrimonio residenziale pubblico che è un Bene Comune per il nostro Paese e non appartiene a questa o a quella Amministrazione. Inoltre ha ribadito che anche Biassono avrebbe bisogno di politiche abitative attive in grado di intercettare i bisogni delle famiglie in difficoltà e di fornire risposte concrete, non proclami.