INCONTRI


31 gennaio 2018

ANCORA CEMENTO

 Riceviamo e pubblichiamo




L’URBANISTICA DEGLI APPRENDISTI STREGONI, PIU’ COCCIUTI DI UN MULO!


L’altra sera ero tra il pubblico ad assistere alla seduta del Consiglio Comunale.
Colonnine a parte di cui è stato dato ampio resoconto, mi ha preso uno sconforto mal represso nel costatare ancora una volta la miopia della politica urbanistica di questa Amministrazione.
Ecco i fatti.

1) Con una prima deliberazione, la sola maggioranza ha voluto prorogare il Documento di Piano del vigente PGT, il quale sarebbe scaduto all’indomani, confermando in tal modo tutte le previsioni insensatamente espansive previste ben 10 anni orsono quando il nuovo PGT muoveva i primi passi della sua definizione.
Un’altra occasione persa per ripensare ed aggiornare una pianificazione ormai obsoleta basata su previsioni infrastrutturali sempre più improbabili (Pedemontana e nuova Provinciale) e ancora più anacronistiche previsioni insediative di carattere esclusivamente quantitativo (capannoni industriali e residenza), a fronte dei nuovi paradigmi, non solo della sensibilità ambientale ma perfino quelli dello stesso sviluppo economico e della competitività.
Oggi la modernizzazione della pianificazione territoriale richiede nuovi modelli per lo sviluppo sostenibile, la difesa del suolo, il disinquinamento, il riciclo, dell’economia circolare, la green economy, le smart-city, l’efficientamento energetico degli edifici e lo sviluppo delle energie rinnovabili, la bioedilizia, la bioagricoltura, l’industria 4.0, l’innovazione tecnologica, le infrastrutture immateriali, le reti della conoscenza e quelle tecnologiche.

Queste, e non il vecchio “mattone”, sono le nuove frontiere dello sviluppo, da perseguire senza necessità di consumare un bene prezioso e limitato come il suolo.
E proprio la riduzione del consumo di suolo è l’obiettivo delle nuove disposizioni della legge regionale lombarda n. 31/2014 portata a supporto di questa poco avveduta decisione. Ma, avvalendosi di una norma transitoria ad altri scopi destinata, a colpi di maggioranza e in modo del tutto ingiustificato le vecchie previsioni sono state confermate ignorando, peraltro, l’incerto esito dei ricorsi presentati al Tribunale Amministrativo contro tali previsioni.

2) Con la seconda delibera si sono confermati conseguentemente, e sempre con i soli voti della maggioranza, ben 7 Piani Attuativi delle previsioni di PGT in scadenza, senza peraltro sapere quali fossero quelli presentati regolarmente entro i termini e quelli fuori termine.

3) Con l’ultima, sono state introdotte in modo illegittimo nuove normative tecniche per il Centro Storico derubricandole a semplice “interpretazione autentica”, che notoriamente può essere data solo su testi normativi esistenti e non già introdotti ex novo. Queste
modifiche, peraltro ancora confuse e rischiose per il possibile snaturamento dei caratteri storici, architettonici delle tipologie del edilizie che caratterizzano il Centro Storico e i Nuclei di Antica formazione, dovevano essere introdotte con procedura di Variante al PGT e non con semplice deliberazione consigliare, esponendo per il futuro gli eventuali interventi di ristrutturazione, (con demolizione e ricostruzione) a pericolosi illeciti procedurali.

Confesso che giunto a questo punto, lo scoramento, anche a fronte della goffa cocciutaggine degli amministratori che non intendono sull’argomento sentir ragioni e costretti a delegare il dibattito al Capo dell’Ufficio tecnico intervenuto impropriamente al posto del competente e assente Assessore, aveva già raggiunto i limiti di guardia.
Ma quando ho sentito il Sindaco Casiraghi affermare: "mi ha detto un nuovo cittadino venuto da Cremona che è molto contento di un paese pulito e con tanto verde come il nostro!" , allora una risata mi ha ridestato.
Per il “pulito” mi son tornate alla mente le immagini sempre più frequenti di cittadini che denunciano degrado, incuria e sporcizia.
Per il “verde” una ripresa dall’alto del nostro territorio facilmente scaricabile da Google Maps,



oppure al dato sul consumo di suolo che passerà, con la conferma del PGT, dal 67% attuale a poco meno dell'80%, cioè ai vertici della classifica provinciale, regionale e nazionale.



Purtroppo, un'altra chicca del Sindaco mi ha rigettato nello sconforto quando ha detto che: "il PRG precedente prevedeva circa 15.000 abitanti e il nostro PGT li ha ridotti a 13.000!".
Peccato, che né il Capo dell’Ufficio Tecnico Lavelli e nemmeno l’arch. Rossi, ben consapevoli della corbelleria affermata dal primo cittadino, si siano sentiti in dovere di ribadire come stanno veramente le cose e cioè:

che il numero degli abitanti teorici del precedente PRG veniva calcolato, secondo la legge allora vigente, attribuendo un indice di 100 mc di costruito e costruibile per abitante, mentre il PGT ne attribuisce per lo stesso calcolo ben 150 di mc.
Anche uno sprovveduto sarebbe in grado di capire che 100 mc/ab moltiplicato 15.000 abitanti teorici, danno un totale di 1.500.000 di mc, mentre 150 mc/ab moltiplicato 13.000 portano il totale a ben 1.950.000 mc, non teorici ma reali e concreti come la colata di cemento che a scapito di ogni evidenza il nostro amministratore si ostina a negare, sognando di vivere in un mondo bucolico condiviso con il nuovo cittadino di Cremona.

In realtà, se applicassimo il vecchio indice di 100 mc/ab al nuovo PGT avremmo ben 19.500 abitanti teorici, quindi ben 4500 più delle vecchie prudenziali previsioni.
Viceversa, se attribuissimo (come fa il vigente PGT) 150 mc ad ogni abitante teorico al dimensionamento del vecchio PRG, otterremmo: (1.500.000/150) = 10.000 abitanti teorici, guarda caso molto simili al numero effettivo degli abitanti attuali, a testimonianza della correttezza del dimensionamento complessivo del precedente PRG!

Sfinito da cotanta confusione e impreparazione sono tornato definitivamente scoraggiato a casa rammaricato per l’ennesima serata persa nella speranza mal riposta in un improvviso, quanto improbabile, “ravvedimento operoso”!.

L’ultima riflessione prima di spegnere la luce:
quello che prima era solo un forte dubbio, ora è una certezza, la gestione del territorio, la più importante delle competenze attribuite alla potestà dei Comuni, a Biassono è finita nelle mani di apprendisti stregoni.
Come affidare la cura di un'ulcera agli impacchi della nonna!

Arch. Giorgio Beretta