INCONTRI


16 luglio 2018

ANCORA UNA VOLTA DAVIDE SCONFIGGE GOLIA



Nella controversia tra difensori dell’ambiente e signori del mattone sembrava di assistere al biblico scontro tra Davide e Golia. Adesso, con non poca soddisfazione, abbiamo appreso che venerdì 13 luglio 2018, il Tribunale Amministrativo per la Lombardia ha pronunciato la sentenza, attesa fin dal 2013, sul ricorso proposto da Legambiente e dall'avvocato Memola, assistiti dall' avvocato Beacco, su input di Lista per Biassono e integrato da un secondo ricorso  proposto dagli stessi ricorrenti per conto di Biassono Civica.

I ricorsi erano stati presentati contro il Comune di Biassono, la Provincia di Monza e Brianza, la ditta Cleaf s.p.a e il Consorzio Blasionum West Promotion B.W.P per ottenere l'annullamento del PGT e, in particolare, delle previsioni di espansione insediativa che avrebbero comportato un ulteriore consumo di suolo spropositato rispetto ai reali fabbisogni di crescita del nostro territorio, già pesantemente compromesso da un edificazione tra le più intensive sia a livello provinciale che regionale e persino nazionale.

A tale scopo, i ricorsi avevano evidenziato, tra le altre, la necessità di garantire la tutela di alcuni ambiti di territorio inedificabili e di valore strategico, ai fini della tutela e della salvaguardia dell'ambiente naturale e del paesaggio. In sede processuale si è, altresì dimostrato, come alcune delle previsioni espansive previste dal PGT di Biassono fossero in contrasto con le prescrizioni normative che la Pianificazione della Provincia di MB e della Regione Lombardia avevano stabilito con i rispettivi Piani Territoriali (PTCP e PTR).
Il TAR, ha voluto quindi accogliere le eccezioni sollevate dai ricorrenti, riconoscendo la fondatezza delle censure reclamate e ordinando l'annullamento di due Ambiti di Trasformazione (ATR6 e ATR7) per l’omessa elaborazione della Valutazione di Incidenza Ambientale obbligatoria per le trasformazioni interessate dai Corridoi Ecologici che attraversino anche luoghi ad alta antropizzazione, come nel caso di queste trasformazioni che il PGT prevedeva nella frazione di San Giorgio.


Le X sulla planimetria evidenziano gli ambiti di trasformazione ATR del PGT annullati dalla sentenza del TAR



Ma il caso più clamoroso, se così possiamo definirlo, riguarda l'ormai famoso Ambito di Trasformazione ATR1 (area cimitero di viale Trento Trieste), che riguarda una delle più enormi previsioni espansive degli ultimi decenni dell'intera regione Lombardia, interessando ben 310.000 mq di superficie e che potrebbe insediare sul nostro territorio strutture industriali, commerciali e di servizi fino a 90.000 metri quadrati di nuova edificazione, con un potenziale di 1.000.000 di metri cubi di cemento.
Ebbene, il Tribunale Amministrativo, anche in questo caso, ha riconosciuto le ragioni dei ricorrenti laddove lamentavano la non conformità di queste previsioni con quelle della Provincia di MB relative alla inedificabilità delle aree a nord dell'ambito in questione in quanto assoggettate al rigoroso regime di tutela previsto per la Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica. Tale tutela, ignorata dal PGT comunale e dal relativo Masterplan, costituiva l'atto preliminare indispensabile per l'attivazione del Piano Attuativo che avrebbe violato la normativa posta a tutela del paesaggio.

Ora, grazie alla sentenza, non solo la porzione ricompresa nella Rete Verde (circa il 6% del totale) ma tutto il processo di pianificazione attuativa di questo enorme ambito espansivo, ricompreso nell’ancor più vasto Ambito di Interesse Provinciale (AIP) dovrà essere interamente riconsiderato alla luce delle censure e dei relativi "rinvii" al Tavolo Negoziale coordinato dalla Provincia di MB, che vede la partecipazione dei Comuni confinanti di Lissone, Vedano e Macherio e Monza.
Tavolo negoziale, dove dovranno essere ricercate le indispensabili compensazioni ambientali, garantite ampie fasce inedificabili e di protezione paesaggistica lungo la prevista nuova SP6 e sottoposte a rigorose valutazioni gli impatti sul traffico provocati dagli eventuali nuovi insediamenti produttivi e commerciali, in un contesto già ampiamente ritenuto ad alta criticità dalla stessa Provincia in precedenti valutazioni.

Vigileremo ancora, come liste di opposizione, insieme a Legambiente, alle Associazioni del territorio mobilitate su questa battaglia, contro la dissennatezza di un'inarrestabile consumo di suolo che tanta qualità abitativa dei cittadini compromette al solo fine di appagare gli appetiti speculativi dei soliti “signori del mattone”.

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Planimetria con evidenziato il Corridoio Ecologico (tratteggio verde scuro)





  
Planimetria con evidenziate in verde le aree di Rete Ecologica di Ricomposizione Paesaggistica che a nord interferiscono con l’ambito ATR1 e in marrone l’ Ambito di Interesse Provinciale (AIP) oggetto dei lavori del Tavolo di Negoziazione