Vorrei
rispondere al vicesindaco Anghileri che sul Cittadino in edicola mi cita in
merito al ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro il Piano
di Governo del Territorio (Pgt) di Biassono.
E’
vero, il Tar afferma che non avevo titolo per ricorrere contro lo scriteriato Pgt
che Lei e la sua giunta avete approvato a colpi di maggioranza in consiglio
comunale. Un privato cittadino può ricorrere contro il Pgt solo se ha un
interesse patrimoniale che può essere intaccato dal Piano stesso: questo dice
il Tar.
La
mia azione ha però sollecitato l’intervento di Legambiente, che i titoli per
fare ricorso certamente li aveva. E così ha fatto.
La
sentenza del Tar, che Lei sbandiera come una Sua vittoria, mi ricorda un certo
Pirro – lo abbiamo studiato alle elementari, rammenta? – che vinse tutte le
battaglie ma perse la guerra contro i Romani.
Ora,
Lei che ha vinto, dovrà spiegare ai privati interessati a costruire sugli
ambiti ATR6 e ATR7 (30.000 metri quadrati di aree verdi a ridosso di Lambro e Parco
di Monza a San Giorgio) che dovranno aspettare ancora un po’ prima di metter
mano alle ruspe, perché la Valutazione di incidenza, prevista dalle norme, non
era – che strano! - stata fatta. Ma Lei ha vinto.
Lo
stesso vale per l’ATR1 (più di 300.000 metri quadrati di verde da edificare
vicino al cimitero di via Trento Trieste), famoso in tutta la Lombardia, perché
produrrà la più grande colata di cemento della regione. Anche in questo caso
(un’area protetta di 5.700 metri quadrati considerata edificabile dalla Sua
giunta), il Tar sostiene che le cartografie usate erano – che sbadati, non
trova? - errate e che il lavoro dovrà essere ripresentato e riapprovato in
ambito provinciale. Ma Lei ha vinto.
Leggendo
la sentenza si rileva infine che il PGT, per quanto riguarda gli ambiti a più
alto consumo di suolo, debba essere modificato. Ma Lei ha vinto.
Questo
è il motivo per cui, pur non avendo titolo, ho partecipato al ricorso al Tar.
Ho fatto male? Tutt’altro. Il tempo ed i soldi impiegati in questi anni a
fianco di Legambiente e di molti amici che come me hanno a cuore la qualità
della vita nel nostro paese sono stati, senza dubbio, ben spesi. Non fosse
altro perché la sentenza del Tar comporterà un ritardo nello scempio che Lei e
la sua giunta faranno delle ultime aree verdi rimaste a Biassono. Ma, ce ne
ricordiamo, Lei ha vinto.
Io
– che, a Suo dire, ho perso – mi consolerò con un brindisi. A cosa? Ma, alla
Sua vittoria, no? Cin-Cin!
Michele
Memola