INCONTRI


25 luglio 2018

UN BRINDISI PER IL VICESINDACO



Vorrei rispondere al vicesindaco Anghileri che sul Cittadino in edicola mi cita in merito al ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro il Piano di Governo del Territorio (Pgt) di Biassono.
E’ vero, il Tar afferma che non avevo titolo per ricorrere contro lo scriteriato Pgt che Lei e la sua giunta avete approvato a colpi di maggioranza in consiglio comunale. Un privato cittadino può ricorrere contro il Pgt solo se ha un interesse patrimoniale che può essere intaccato dal Piano stesso: questo dice il Tar.

La mia azione ha però sollecitato l’intervento di Legambiente, che i titoli per fare ricorso certamente li aveva. E così ha fatto.

La sentenza del Tar, che Lei sbandiera come una Sua vittoria, mi ricorda un certo Pirro – lo abbiamo studiato alle elementari, rammenta? – che vinse tutte le battaglie ma perse la guerra contro i Romani.

Ora, Lei che ha vinto, dovrà spiegare ai privati interessati a costruire sugli ambiti ATR6 e ATR7 (30.000 metri quadrati di aree verdi a ridosso di Lambro e Parco di Monza a San Giorgio) che dovranno aspettare ancora un po’ prima di metter mano alle ruspe, perché la Valutazione di incidenza, prevista dalle norme, non era – che strano! - stata fatta. Ma Lei ha vinto.

Lo stesso vale per l’ATR1 (più di 300.000 metri quadrati di verde da edificare vicino al cimitero di via Trento Trieste), famoso in tutta la Lombardia, perché produrrà la più grande colata di cemento della regione. Anche in questo caso (un’area protetta di 5.700 metri quadrati considerata edificabile dalla Sua giunta), il Tar sostiene che le cartografie usate erano – che sbadati, non trova? - errate e che il lavoro dovrà essere ripresentato e riapprovato in ambito provinciale. Ma Lei ha vinto.

Leggendo la sentenza si rileva infine che il PGT, per quanto riguarda gli ambiti a più alto consumo di suolo, debba essere modificato. Ma Lei ha vinto.

Questo è il motivo per cui, pur non avendo titolo, ho partecipato al ricorso al Tar. Ho fatto male? Tutt’altro. Il tempo ed i soldi impiegati in questi anni a fianco di Legambiente e di molti amici che come me hanno a cuore la qualità della vita nel nostro paese sono stati, senza dubbio, ben spesi. Non fosse altro perché la sentenza del Tar comporterà un ritardo nello scempio che Lei e la sua giunta faranno delle ultime aree verdi rimaste a Biassono. Ma, ce ne ricordiamo, Lei ha vinto.

Io – che, a Suo dire, ho perso – mi consolerò con un brindisi. A cosa? Ma, alla Sua vittoria, no? Cin-Cin!


Michele Memola