INCONTRI


27 giugno 2016

LA LEGA PARTE COL BOTTO


Come primo consiglio comunale non c’è male. Se il buon giorno si vede dal mattino, allora si che con la giunta Casiraghi siamo a cavallo! Ci aspetta una lunga e sofferta legislatura dove i sicuri perdenti saranno i cittadini.
Si è partiti col botto.
Questo abbiamo pensato quando il segretario comunale dott. Miatello ha letto la sua interpretazione della legge per far decadere la consigliera Angela Galbiati. Innalzandosi a interprete sommo della legge e piegando gli articoli a suo piacimento (forse credendo di maneggiare la sua Canon) ha dato l’inquadratura che secondo lui più si congegnava al momento.

L’occasione era ghiotta e il mandato preciso: escludere Angela Galbiati, la più eletta dai biassonesi, quella che tra tutte le liste ha ricevuto il maggior numero di preferenze della storia recente di Biassono, ben 272.
Quale migliore occasione per questa giunta per affermare che il vero vincitore delle elezioni non è la più votata, l’Angela Galbiati appunto, ma la Lega, che con questo atto di forza ristabilisce, almeno in consiglio comunale, la sua supremazia?

Peccato che il segretario comunale si sia lasciato prendere un po’ la mano e, pur avendo una ultradecennale esperienza amministrativa, abbia “dimenticato” l’esistenza di un articolo della legge che dà a Angela Galbiati 10 giorni di tempo per rimuovere gli ostacoli che ne impediscono l’eleggibilità. E abbia deciso, seduta stante, di farne votare l’esclusione dal consiglio comunale. Per il quale, contro ogni norma, aveva provveduto anche a nominarne il sostituito, addirittura con la notifica della sostituzione due giorni prima che Angela Galbiati fosse esclusa dal consiglio. Un capolavoro giuridico e politico.

Il sindaco Casiraghi e un sindacalista di lungo corso seduto tra il pubblico hanno sostenute le ragioni del Comune. Nel 2012, hanno sostenuto entrambi, tanto che era difficile distinguere uno dall’altro, Angela Galbiati ha fatto un accordo tombale rinunciando ad ulteriori rimborsi. Talmente tombale che solo 4 anni dopo il giudice del lavoro ha condannato  il Comune a rimborsare la Galbiati con 8mila euro ed il pagamento del 50% delle spese processuali.
Però che Tombale! E che sindacalista!
Non ci sono più i sindacalisti di una volta. Quelli di oggi, a fronte di un giudizio di un giudice del lavoro favorevole al lavoratore, danno ragione alla controparte, in questo caso il Comune.

Peraltro,tanto per la cronaca, il Comune di Biassono, da quando è amministrato dalla Lega, non è nuovo a soccombere in giudizio in materia di lavoro. Tant’è vero che nel dicembre 2015 è stato condannato per comportamento antisindacale: una delle poche amministrazioni pubbliche a subire questo tipo di  condanna. Vorrà dire qualcosa?

Comunque durante la seduta ci ha fatto tenerezza vedere il Sindaco commuoversi  per ben tre volte.
Forse gli è successo perché ha preso atto che ha perso in consiglio l’appoggio dei Cristiano Democratici Liberali, passati a piè pari nella Lega, ma ha trovato in Lista per Biassono un nuovo potenziale alleato, dopo il rimbrotto fatto da Caspani ad Angela Galbiati. A suo dire, novello avvocato d’ufficio dei 2078 elettori di Biassono civica, di non aver avvisato chi l’ha votata della causa in corso col Comune, tradendone la fiducia.
Casiraghi ha ringraziato e, stellina, si è commosso.