INCONTRI


22 luglio 2016

IL POZZO (SENZA FONDO) DI CA’ BOSSI


Bella è bella, non si discute. Ma è tanto bella quanto cara. Una stima definitiva di quanto ci costerà Cà Bossi, una volta ultimati i lavori e consegnata l’opera, non c’è ancora. Per ora si sa soltanto che sono stati spesi 2,8 milioni di euro. Un milione ce l’ha messo la Fondazione Cariplo, un milione la vecchia giunta Malegori l’ha avuto da un noto imprenditore biassonese in cambio di concessioni varie e 800 mila euro li ha sborsati direttamente il Comune. Quel che non si sapeva è che non bastano. 

Lo si è scoperto giovedì 21 luglio, in consiglio comunale, A precisa domanda dei consiglieri di Biassono civica il neo assessore al Bilancio Malegori (sì, l’ex sindaco) ha escluso che per ora siano stati stornati soldi per Cà Bossi da altre voci del bilancio. Ma, ha detto testualmente, non è escluso che possa accadere in seguito. Detto altrimenti, i 2,8 milioni di euro preventivati non bastano più; ce ne vogliono altri per portare a termine la struttura tra le vie Verri e Umberto I. Quanti? Per ora non si sa. 

Meglio, le opposizioni non lo sanno. Ma, se tanto mi dà tanto, in Villa Verri qualche idea ce l’hanno. E, forse, più di una, dal momento che è scontata - parola di ex sindaco -  la necessità di rimettere mano al portafoglio. D’altra parte, qualche ipotesi sull’aumento dei costi si può anche fare. E potrebbe anche starci. Non solo perché in corso d’opera sono venuti alla luce affreschi e dipinti che non si pensava neppure che esistessero. E questo passi. Ma, soprattutto, perché qualche errore da parte di chi per primo ha avuto l’incarico di restaurare il gioiellino architettonico di Biassono è stato compiuto. Progetti parziali, interventi sottostimati, incapacità di porre mano al restauro (scambiato per un semplice recupero) hanno allungato i tempi, costretto la giunta a cambiare progettista, e azzerato l’oltre 30% di sconto che si era ipotizzato in un primo momento. 

Morale: i soldi risparmiati sono stati completamente riassorbiti dagli interventi “dimenticati” e ora si rendono necessari nuovi stanziamenti per i lavori fuori capitolato. Se vogliamo dirla tutta, ricorrendo anche a un eufemismo per non infierire più di tanto, qualche pasticcio di troppo è stato fatto. Senza, naturalmente, che qualcuno ne risponda. Speriamo, almeno, che altri pasticci non se ne facciano quando Cà Bossi sarà finalmente ultimata e si dovrà decidere cosa farne.