INCONTRI


29 novembre 2016

ROSSI, PIU’ DI PARTE CHE SUPER


Il battesimo c’è stato ma non è stato dei migliori. Anzi, il primo consiglio comunale presieduto dal neopresidente super partes Mauro Rossi ha deluso. Un po’ perché super partes non lo è stato mai, un po’ perché non ci ha neppure provato per un istante a togliersi la camicia verde di paladino della SUA maggioranza.

D’altra parte che il neopresidente fosse legato a triplo filo al Carroccio lo si era già capito. Malgrado nel discorso d’investitura del 29 settembre si fosse appellato a Sant’Ambrogio e a Paolo VI come propri mentori nell’azione politica (ma Salvini sarebbe d’accordo?), Rossi ha bellamente continuato a comportarsi come quando a presiedere i lavori era il sindaco leghista di turno. Tant’è che la convocazione del consiglio comunale di sabato 26 novembre è stata comunicata ai consiglieri martedì 22 novembre alle 12,37. E con argomenti all’ordine del giorno non proprio da ordinaria amministrazione. Insomma niente di nuovo sotto il sole.

La posizione di parte (altro che super!) si è dimostrata in modo inequivocabile quando il nostro sindaco-borgomastro è trasceso, come gli capita sempre più spesso in consiglio comunale. E con la sua solita nonchalance è uscito con un memorabile (da registrare negli annali del paese): ”Biassono civica sul suo blog scrive un sacco di stronzate”.
E Rossi? Muto come un pesce. 

Era la sua prima volta, qualche passo falso ci può anche stare. Noi, comunque, siamo fiduciosi, soprattutto andando col pensiero a Sant’Ambrogio e a Paolo VI, che la sua seconda volta verrà meglio.
Un po’ meno speranzosi lo siamo per il nostro sindaco-borgomastro. Casiraghi, che ormai annoveriamo tra i nostri più assidui lettori, probabilmente non si è ancora accorto che i nostri post riportano alla lettera quello che lui dichiara alla stampa e le informazioni che compaiono su delibere e determine che lui e la sua giunta approvano.


Sarà per questo che un politico di lungo corso come il consigliere padano-indipendente Giordano Colombo, a conclusione del consiglio comunale del 26 novembre, si è autodefinito un Avatar? Chissà, la delusione per i suoi neo-compagni (l’espressione è giornalistica, non ce ne voglia l’amico Giordano) è tale che preferisce mostrarsi sotto mentite spoglie?