Siamo al paradosso. Politico, per non
dire altro. Tra i consiglieri comunali (anche d’opposizione, quella pensante,
che non dorme i sonni della ragione) c’è chi si lamenta per il tempo impiegato
in consiglio ad ottenere le sacrosante risposte alle interrogazioni di Biassono
Civica, ma non dice beh per le forzate pause dei lavori dovute alla
impreparazione della giunta. La quale giunta, prontissima col suo sindaco a
tacciare di “stronzate” quello che dicono gli altri, non riesce a rispondere a
semplici domande che riguardano qualche centinaia di migliaia di euro di soldi
pubblici.
I fatti. Sabato 26 novembre, a fronte di
una domanda sulla variazione di bilancio fatta da Biassono Civica, anche il
competente assessore al bilancio Piero Malegori non sapeva rispondere. In parte
era giustificato: anche lui, come i consiglieri di Biassono Civica, ha
probabilmente avuto poco tempo per studiarsi le carte.
Però, neppure il capogruppo dei leghisti-padani Alessandro Bianchi, che invece poco prima aveva
dichiarato con supponenza che 3 giorni erano più che sufficienti per venire a
capo di questioni come un contratto per la raccolta dei rifiuti, l’acquisto di
una società da parte di una partecipata del Comune e variazioni di bilancio per
mezzo milione di euro, è stato d’aiuto al suo assessore. Anzi, quando si è
trattato di giustificare una spesa di 154 mila euro, ha preferito starsene
zitto e far finta di niente.
Così abbiamo assistito a una pausa dei lavori per
permettere a Malegori di consultare il funzionario comunale (che, per fortuna,
era in municipio sabato mattina) e ottenere da lui le dovute spiegazioni.
Durante la pausa ci è tornata alla mente
una frase di Bertrand Russel:” Il problema dell’umanità è che le persone poco perspicaci sono strasicure, mentre
gli intelligenti sono pieni di dubbi”. Come dargli
torto?