INCONTRI


31 marzo 2017

GLI EX CDL: “LA LEGA SIAMO NOI”



Uno, più sornione, tace. Ma in consiglio comunale, ormai, non si muove foglia che lui non voglia. Senza distinzione (e questo è il bello) tra maggioranza e opposizione: le une e le altre legate alle sue insindacabili decisioni. L’altro – più gigione – un po’ ci scherza su e un po’ no. Così, una volta interviene come “Lega Nord indipendente”, un’altra come “rappresentante di Forza Italia e Lega Nord”, una terza come “A supporto della Lega Nord”.

Con i padani - quelli doc, per intenderci - che fanno buon viso a cattivo gioco, non si sa se consapevoli o meno di quel che accade sotto il loro naso. Così, dopo una partenza volutamente in sordina, i neoacquisti del Carroccio a suon di preferenze, Mauro Rossi e Giordano Colombo, sembrano avere saldamente in mano le leve della politica dei padani nostrani. Per dirla fuori dai denti: comandano loro (anche perché, verrebbe da dire, intorno hanno il vuoto o quasi).

Rossi lo fa dal suo scranno di presidente del consiglio, imponendo decisioni che a volte i padani della prima ora sono costretti a ingoiare come rospi. L’ultima in ordine di tempo è stata la scelta di mettere ai voti gli emendamenti al bilancio di previsione, voluta da lui contro il parere del vicesindaco Anghileri e di qualche altro, visibilmente contrariato, assessore e consigliere in camicia verde.
Colombo ha assunto invece il ruolo di guida politica della maggioranza, arrivando a sostituire l’etereo capogruppo dei lumbard negli interventi della maggioranza. E nell’ultimo consiglio comunale ne ha preso il posto addirittura nella dichiarazione di voto a favore del bilancio a nome della – testuale - “Lega Nord per l’indipendenza della Padania”.


Insomma, “La Lega siamo noi”. Se non a parole almeno nei fatti, per i due ex Cristiani democratici liberali di vecchia scuola democristiana è così. D’altronde, buon sangue non mente! Alla faccia di Roma ladrona.