INCONTRI


10 marzo 2017

I LEGHISTI DICONO NO ALLA CHIUSURA DI VIA DON MINZONI


In Brianza lo fanno un po’ tutti, dai Comuni gestiti dal centrosinistra a quelli amministrati dalla Lega o dal centrodestra. Semplicemente perché non è una questione politica ma di buon senso. A Biassono, invece, la chiusura temporanea al traffico delle vie su cui sorgono le scuole non si può fare. Perché? Presto detto: nel “Borgo più bello della Brianza” gli elettori di quello che una volta era il partito della Padania libera non vogliono. 

Così almeno ha risposto il sindaco-borgomastro Casiraghi ai genitori della scuola media Pietro Verri che chiedevano la chiusura di via Don Minzoni. Mica tutta la giornata, mezz'ora al mattino e mezz’ora nel primo pomeriggio, in coincidenza con ingresso e l’ uscita da scuola degli alunni per garantirne l'incolumità. Insomma, un’ora al giorno di stop alla circolazione su una via su cui affacciamo una decina di abitazioni per evitare che qualche studente finisca sotto un’auto. Tutto qui, niente di rivoluzionario.

Eppure Casiraghi ha detto no, perché gli "elettori che ci hanno votato non vogliono la chiusura della via”. Tutti avvisati, insomma. Lui - parliamo del nostro borgomastro -, grazie ai voti ricevuti alle ultime elezioni, si sente autorizzato a fregarsene delle richieste sensate dei suoi concittadini. Alla faccia delle dichiarazioni del suo vice Anghileri che soltanto qualche settimana fa dai giornali ha voluto far sapere urbi et orbi di essere pronto ad ascoltare chiunque e a prendere in seria considerazione le proposte che arrivano dalla gente. Puntualmente smentito dal suo capo.


Evidentemente  Casiraghi esclude a priori che i parenti degli alunni della scuola media, ovvero genitori, nonni, zii abbiano potuto votarlo. Il che, peraltro, sarebbe per loro (genitori e affini, intendiamo) una nota di merito. In ogni caso, dopo questa brillante sortita, siamo sicuri che, se il 6 giugno scorso l’hanno fatto, alle prossime elezioni non vorranno smentire il “loro” primo cittadino.