Erica Pantano se
n’è andata. Da mercoledì 1 marzo l’ex responsabile del settore finanziario del
Comune (negli ultimi mesi relegata ai Servizi sociali) ha cessato ogni rapporto
di lavoro con Villa Verri e si è trasferita all’Ato di Monza, dove ha vinto una
prova selettiva. Dei 18 anni passati a Biassono resta una lunga e accorata lettera
che Pantano ha scritto il giorno prima di andarsene ai consiglieri comunali,
alla giunta, al segretario comunale e a tutti i suoi, ormai ex, colleghi. Due
pagine fitte per raccontare tutta la sua amarezza per una collaborazione col
Comune che si è protratta per ben 18 anni e si è chiusa senza un perché.
“Questo è un
saluto di una persona delusa – scrive – che ha dovuto cercare un nuovo posto di
lavoro perché, in quello attuale, le è stato detto che non c’era più un ruolo
di responsabilità per lei. Una persona che lascia, dopo quasi 18 anni di
servizio, un Ente che le ha girato le spalle senza darle alcuna spiegazione. Un
Ente al quale è stato chiesto, in un primo momento sommessamente e poi via via
in modo più incalzante (verbalmente numerose volte e poi con tre comunicazioni
scritte) un “perché”… ma che volutamente le è stato negato”.
Eppure Erica
Pantano ha ricoperto per anni un ruolo di grande responsabilità in Comune.
“Ritengo –
continua la lettera - di aver sempre lavorato con professionalità, dedizione,
scrupolo, attenzione e massima collaborazione avendo come obiettivo assoluto il
garantire il “benessere” e la qualità dei servizi del mio unico datore di
lavoro: il cittadino biassonese. Una collaborazione che spesso mi è stata
chiesta andando anche oltre a quello che era prettamente il mio ruolo, avendo
la capacità, apertura e intuito per poter dare apporti e soluzioni anche
intersettoriali come in tutti questi anni mi è stato riconosciuto anche nelle
valutazioni individuali e, fortunatamente, anche da tante persone che
collaborano e hanno collaborato con questo Ente”.
Un impegno nel
quale Pantano dice di aver sempre creduto ma che non ha avuto altrettanto riconoscimento
da parte degli ultimi suoi ex datori di lavoro.
“Tale impegno – si
legge nella lettera, nella quale non mancano parole amare per i colleghi che
hanno “goduto” per il suo demansionamento e parole di ringraziamento per i
tanti che le sono stati vicini - mi ha portato a dare una parte della cosa più
importante che l’essere umano ha: la salute. E in cambio? Nemmeno una risposta,
anzi in cambio la volontà di non darmi spiegazioni”.
Tant’è che al
suo rientro in ufficio, la scorsa primavera, dopo una lunga malattia è stata sfrattata
dal suo vecchio incarico di responsabile del settore finanziario e trasferita dall’oggi
al domani ai Servizi sociali. Una retrocessione che non ha avuto una
giustificazione plausibile e che né l’ex sindaco Malegori né l’attuale Casiraghi
le hanno mai spiegato.
Di qui l’amara
considerazione finale: “Ahimé, ma soprattutto “ahivoi” – scrive Pantano -,
organizzazione, gestione, programmazione, discrezione e gerarchia sono termini
ormai spariti dal vocabolario del Comune di Biassono…”.