INCONTRI


01 novembre 2017

AL BANDO LE SEDIE O IL CONCORSO?


Partiamo dai fatti. Lo scorso aprile il Comune ha bandito un concorso per un posto di Istruttore amministrativo, categoria C1. Si sono presentati in 137, tanto che è stato necessario andare fino a Pontoglio, Brescia, per noleggiare 150 sedie (costo 1372,50 euro) e tenere la preselezione al palazzetto dello sport di via Parco. Fatti scritti e orali, 9 candidati sono risultati idonei e con la determinazione n. 449 del 26 settembre 2017 sono stati approvati i verbali e la graduatoria finale. Ora, il Comune ha deciso di bandire un nuovo concorso per altri due posti. Con che qualifica?
Istruttore amministrativo, categoria C1. Sì, la stessa del precedente concorso.
Qualche domande viene da sé. Ci limitiamo a tre per non farla troppo lunga.

1. Perché si è deciso di fare un nuovo concorso quando la determinazione n. 449 dice espressamente che la graduatoria di quello appena concluso può essere utilizzata per tre anni per altre assunzione nella stessa categoria professionale?

2. IL decreto n. 165 del 2001, meglio noto come legge Brunetta, all’articolo 35 afferma che, prima di avviare una procedura concorsuale, è necessario esaurire le proprie graduatorie degli idonei. Quanto sostengono anche il Decreto n. 90 del 2014, l’ordinanza del Consiglio di Stato in seduta plenaria n. 14/2011 e il Decreto legislativo n. 267/2000, all’articolo 91. A Biassono non valgono le norme dello Stato italiano?

3. Gli organi di controllo interni a Villa Verri cosa dicono? Le normative, quelle statali, sono rispettate alla lettera? O si fa, non sarebbe la prima volta, come meglio si crede?

Con tutta la buona fede, qualche dubbio (più di uno, ad essere sinceri) che non tutto sia fatto a regola d’arte c’è. Per ora l’unica cosa certa è il noleggio delle sedie. Se, a dispetto di quel che dice la legge, il concorso si farà, dovremmo mettere mano di nuovo al portafoglio e tornare, magari a Pontoglio, per ordinare le poltroncine con bracciolo e tavoletta-scrittoio.

Poco male, per chi comanda in Villa Verri le mani bucate le ha sempre Roma, mica Biassono.