INCONTRI


25 novembre 2017

STIL NOVO PADANO


Stranezze in salsa padana. Il problema si era già presentato durante l‘ultimo consiglio comunale quando, per emendare un testo incomprensibile e non volendo far propri i suggerimenti delle minoranze, la Lega ha approvato un testo contradditorio. A detta anche di un paio di consiglieri leghisti o simil-leghisti.
Il dubbio che in Villa Verri venga usata una nuova lingua, ai più sconosciuta, sembra ormai assodato.

I fatti. Nel bando del concorso pubblicato all’albo pretorio on line per l’assunzione di 2 impiegati amministrativi per i Servizi sociali e la Gestione del territorio all’articolo 2 leggiamo testualmente:
“REQUISITI PER L’AMMISSIONE AL CONCORSO
Per essere ammessi al concorso è necessario che i candidati siano in possesso dei seguenti requisiti: essere in possesso della cittadinanza italiana o di uno dei Paesi appartenenti all’Unione Europea.
Senza ulteriori indicazioni di nazionalità diverse.

L’articolo 6, invece, recita:
“DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
copia del permesso di soggiorno e copia della documentazione attestante il grado di parentela con un cittadino comunitario, OPPURE copia del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, OPPURE copia della documentazione attestante lo status di rifugiato o lo status di protezione sussidiaria (solo per i cittadini extracomunitari);”

Potremmo anche sbagliarci ma gli articoli 2 e 6 sono in palese contraddizione l’uno con l’altro: il 2 ammette al concorso soltanto i cittadini comunitari, mentre per il 6 vanno bene anche gli extracomunitari. Un guazzabuglio per chiunque, non per i nostri amministratori e chi dovrebbe consigliarli.

A questo punto riteniamo sia necessaria e urgente l’introduzione di un vocabolario Italiano/Leghista e Leghista/Italiano per permettere ai cittadini normodotati la lettura sia dei testi che escono dal consiglio comunale, che di quelli prodotti dagli uffici. Probabilmente, loro malgrado, dopo anni di “convivenza e linguaggio dei  lumbard non è facile neppure per i dipendenti tenere la barra dritta. C’è il sospetto che, anziché sciacquare i panni in Arno, come suggeriva il buon Manzoni, in Comune abbiano cominciato – mal consigliati - a farlo nel Lambro. Che, si sa, non è certo il fiume più pulito d’Italia.