Pagà
e muré ghe sempar temp (per pagare e morire c’è sempre tempo). Non esiste detto
brianzolo più azzeccato per quanto riguarda la lettera raccomandata che il
Comune di Biassono ha fatto pervenire a fine 2018 nelle case di non pochi
biassonesi, con la quale vengono chiesti arretrati, sanzioni e interessi
relativi alla tassa rifiuti (allora Tares) per l’anno 2013 .
Abbiamo
verificato alcune cartelle. Innanzitutto è complicato, andando sul “portale per
il cittadino territorio & fiscalità partecipati “ del Comune, consultare
l’esattezza delle planimetrie utilizzate perché riportanti la dicitura “non in
scala”. E proprio sulla base delle suddette planimetrie sono partite le
raccomandate di contestazione per “infedele denuncia”.
Infedele
denuncia? Ma il calcolo della Tares lo ha fatto il Comune! In particolare, nel
1996 il Comune di Biassono aveva affidato alla società COGEST il lavoro di
accertamento in tutte le abitazioni del paese. Sulla base degli accertamenti
avevano poi calcolato gli importi della Tares. Il cittadino ha solo preso atto
del dato rilevato dalla COGEST: come può esserci, quindi, “infedele denuncia”?
Per
gli anni a seguire occorreva portare in municipio la scheda catastale del
proprio immobile e il Comune stesso provvedeva alla quantificazione della
tariffa della Tares. Pertanto, anche qui, dov’è “l’infedele denuncia”?
Nell’incontro
che un consigliere di Biassono Civica ha avuto stamattina con i funzionari del
Comune è stato fatto presente che, non essendoci “infedele denuncia”, le
sanzioni e gli interessi non hanno motivo di essere applicati. I funzionari si
sono impegnati a riferire a sindaco e assessori questa nostra contestazione e
ci hanno promesso una risposta in tempi brevi.
Pertanto
attendiamo aggiornamenti perche’ per ”pagà e muré ghe sempar temp” (in questo
caso fino al 10 febbraio).