· Nella seduta di consiglio dello scorso 30 giugno il
sindaco-borgomastro indossava una mascherina nera con la scritta ”Sindaco”,
mica che lo si confonda con qualcun altro. D’altra parte di questi tempi, in
cui tutti sono mascherati, non si sa mai. Per fortuna, il possibile equivoco è
durato pochi minuti, il tempo di rispondere all’interrogazione di Biassono
Civica sulla residenza per anziani Anni Verdi. Con il tono stentoreo della voce
che lo contraddistingue, il sindaco-borgomastro si è fatto subito riconoscere.
Anche perché, elencando i dati relativi a deceduti e contagiati dal Covid-19,
ha esortato il consigliere comunale Giordano Arosio che ha presentato
l’interrogazione, a giocare i numeri al lotto con l’augurio che avrebbe fatto
terno, quaterna e cinquina. A quel punto non c’erano più dubbi, era proprio il
sindaco-borgomastro.
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Dopo quattro anni il Presidente del consiglio comunale ha deciso che, per
esercitare il ruolo che lui stesso aveva definito al momento del suo
insediamento super partes, da questo momento si sarebbe astenuto nelle
votazione sulle mozioni di natura politica. Eureka! Bravo! Meglio tardi che
mai. Prove di campagna elettorale?
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Tanto tuonò che alla fine… ce l’ha fatta a votare contro la sua stessa
maggioranza. Dopo quattro anni in cui è stato lì per farlo in più di un’occasione,
il consigliere “diversamente leghista” Giordano Colombo ha detto no alla
mozione di Biassono Civica di trasmettere in streaming le sedute del consiglio
comunale. Il motivo? Potrebbero essere strumentalizzate. E, al momento del
voto, ha “tradito” i suoi compagni di maggioranza che si sono espressi a
favore. Prove di campagna elettorale?