Prima, no.
Poi, forse. Adesso, sì. Sul prolungamento della pista ciclabile di viale Trento
Trieste (quella che dal cimitero va a Lissone) la giunta leghista ha smentito
se stessa. E dal no di quattro anni fa è passata al sì di oggi, quando mancano
pochi mesi alle prossime elezioni comunali.
Un bel dietrofront, se si
pensa che durante la campagna elettorale del 2016 la Lega aveva bocciato senza
possibilità d’appello la proposta di Biassono Civica di realizzare la pista
ciclabile di viale Trento Trieste e il collegamento pedonale verso l’Esselunga.
Interventi inutili – dicevano – finché non verranno realizzate rispettivamente
la Monza-Carate bis e la Pedemontana.
E poi? Poi sono bastate 400 firme, raccolte nel 2018 dagli studenti biassonesi che frequentano il liceo Enriquez di Lissone (da Biassono molti raggiungono la scuola in bicicletta) per mettere sul chi va là qualche leghista meno sprovveduto. E a convincere il sindaco-borgomastro e la sua giunta che per una manciata di voti si può anche ingoiare qualche rospo.
Anche se l’incolpevole
anfibio ha il marchio di Biassono Civica.