Sarebbe stato bello risentire la registrazione del
consiglio comunale di giovediì19 novembre ma purtroppo il giorno dopo le
solerti mani di qualcuno hanno rimosso la registrazione da youtube: avranno
pensato, meglio non lasciare tracce.
Per
cui ci affidiamo agli appunti presi durante il consiglio per ritrovare un
momento davvero esilarante della serata che fino a quel momento si presentava
noiosa, a parte un PORCODUE pronunciato ad alta voce all’inizio della seduta
dal sindaco-borgomastro.
L’assessore
al bilancio Malegori, interrogato dal consigliere di Biassono Civica, Domenico
Dosa, che chiedeva lumi su una voce di bilancio che cancellava una spesa per
corsi di aggiornamento al personale dell’ Ufficio tributi nell’anno delle
“cartelle pazze”, si risentiva e cercava di minimizzare il problema.
Dosa
lo incalzava, mettendo in risalto il fatto che proprio quest’anno, in cui si è
verificato un pasticcio con decine di cartelle esattoriali sbagliate, forse si
sarebbero dovute aumentare le risorse per corsi di formazione dell’ufficio
tributi e non annullarle.
A
questo punto, per coprire la magagna delle cartelle sbagliate sia Malegori che
il sindaco-borgomastro facevano gli offesi per l’uso della parola pasticcio.
Pasticcio è una parola che non si può pronunciare.
E,
secondo voi, poteva essere da meno il super-partes (il copyright è suo) presidente
del consiglio Mauro Rossi? Quando Dosa ha ridetto l’odiata parola PASTICCIO,
non ci ha visto più e l’ha apostrofato nel seguente modo: “consigliere Dosa abbiamo
capito, cerchi di usare dei termini un po’ più adeguati, non siamo in
pasticceria”. Pronta la risposta di Dosa:” a me sembra di si!”
Ci
spiace se lor signori si sono offesi non era nostra intenzione. Nel frattempo
ci siamo riletti la definizione di pasticcio dell’enciclopedia Treccani
on-line: “Lavoro, anche intellettuale, mal fatto, disordinato, confuso: che
pasticcio hai fatto?”
E adesso chi glielo dice alla Treccani che la parola pasticcio si potrà usare ovunque ad esclusione del consiglio comunale di Biassono?
Perché qui da noi i
leghisti in aula possono urlare porcodue impunemente, ma se qualcuno dice
pasticcio si offendono di brutto.