INCONTRI


16 giugno 2016

A RIECCOLI


Ecco il nuovo che avanza, ci siamo detti quando sul Giornale di Carate abbiamo visto la composizione della giunta del neo sindaco Luciano Casiraghi.
Tutti nomi nuovi, come promesso dal Casiraghi. Una ventata di freschezza!
Nadia Beretta, Sergio Motta, Alessio Anghileri (in rimpiazzo di Silvano Meregalli e con in più la delega di vicesindaco) e pensate un po’ la novità… Piero Malegori, già vicesindaco per dieci anni e sindaco-borgomastro per altri dieci. Più che una nuova giunta è un “a rieccoli”.

A parte Malegori, che da ex sindaco diventa il tutor (per usare un eufemismo) di Casiraghi, troviamo Anghileri che dal 1995 “calca” la scena del consiglio comunale. Uno che si è imbullonato il sedere alla sedia da oltre vent’anni e in via San Martino 9 è invecchiato, se si pensa che quando mise piede per la prima volta in Villa Verri il presidente degli Stati Uniti era Clinton (il marito) e in Russia Putin era ancora un oscuro colonnello dell’ex Kgb. Sul piano politico, un secolo fa.

Questo sarebbe il nuovo? Per la verità, un volto nuovo c’è. Ma non è tra i giovani biassonesi che i leghisti hanno messo in lista; che ne so, magari uno di quelli che sono andati anche bene con le preferenze, non certo tra i primissimi, visto che il primo degli eletti del Carroccio è risultato il ciellino Mauro Rossi, ma comunque lì, a un passo dall’ex sindaco. No, il volto nuovo e femminile sono andati a prenderlo a Lesmo. Forse qualche candidata donna e biassonese, che di preferenze ne ha prese più di Anghileri e Motta, ci sarà rimasta male. Pazienza. Nella Lega di Biassono paga l’”esperienza”, quella stessa che viene di solito additata alla “casta” dei parlamentari: poltrona (e indennità) a vita.

D’altronde, Donato Cesana, ex assessore leghista allo Sport, aveva avvertito tutti. “Candideranno dei Pali dell’Enel, sicuri di vincere”, aveva scritto su facebook. Ci sembrava una sparata troppo grossa, anche se detta dal Grancassa. Ci dobbiamo ricredere.

Caro Grancassa, avevi ragione. E fammi aggiungere, come direbbe il grande Totò, mannaggia a te!