INCONTRI


13 giugno 2016

COSTRUIAMO INSIEME L’ALTERNATIVA

COSTRUIAMO INSIEME L’ALTERNATIVA
ANALISI DEL VOTO DEL 5 GIUGNO

Cinque mesi fa partivamo con una scommessa che poteva sembrare azzardata, riuscire con una nuova lista civica a battere la Lega ed offrire a Biassono una nuova prospettiva di governo per i prossimi 5 anni.
Purtroppo non ci siamo riusciti e la Lega si è riconfermata per la quinta volta consecutiva alla guida del paese.
Proviamo adesso che non siamo più in campagna elettorale e che possiamo leggere i fatti con maggiore oggettività  ad analizzare i risultati ottenuti e a spiegare in questa breve riflessione come sono andate realmente le cose.

Partecipazione in calo
Innanzitutto dobbiamo registrare con preoccupazione un calo consistente della partecipazione: soltanto il 63,1% degli aventi diritto hanno partecipato alla consultazione elettorale contro il 70,7% di cinque anni fa. Tuttavia Biassono mostra fra tutti i Comuni della Brianza che andavano al voto il livello più alto di partecipazione: ad Arcore appena il 57%, a Vedano il 56% e a Desio il 57%. In Lombardia il tasso medio di partecipazione è stato pari al 59,7% e a Milano la partecipazione è scesa sotto il 55%.

Voto di preferenza
Un dato interessante che esprime il grado di personalizzazione attribuito al voto è rappresentato dal voto di preferenza, il voto cioè dato al candidato per il Consiglio Comunale. La maggioranza degli elettori, come è risaputo, esprime soltanto il voto alla lista senza indicare la preferenza. A queste elezioni comunali si potevano attribuire per ogni elettore una o al massimo due voti di preferenza, una maschile e l’altra femminile.
Una misura del grado di personalizzazione del voto è dato dall’indice di preferenza: fatto 100 il numero massimo di preferenze esprimibili per lista si calcola il numero di preferenze effettivamente espresse. Ebbene dal calcolo effettuato Biassono Civica risulta la lista con il più alto numero di voti attribuiti ai candidati (1.346) e con il più alto indice di preferenza (32,4). La Lega si pone al secondo posto (22,3) e le altre due liste minori hanno un indice di preferenza inferiore a 20.
Ciò significa che Biassono Civica è la lista meno ideologica che è riuscita con la sua squadra ad intercettare più voti rivolti ai singoli candidati. La conoscenza personale, la presenza e la visibilità dei suoi candidati nel tessuto associativo e sociale del Paese ha favorito questo voto.

Elettorato in movimento
Se guardiamo a come si è distribuito il voto tra le quattro liste in competizione osserviamo subito come la maggioranza degli elettori si è espressa per il cambiamento. Se consideriamo il voto dato a noi Biassono Civica (34,5%) e alla Lista per Biassono (16,8%), le due liste alternative alla Lega, complessivamente raggiungiamo il 51,3% dei consensi espressi. La Lega ha vinto con il 42,4% dei voti.
Il dato è ancora più significativo se pensiamo che nelle ultime tornate elettorali la maggioranza degli elettori si è sempre espressa per la continuità: nel 2006 la Lega ottenne il 61,2% e l’ultima volta nel 2011 il 52,6%. In 10 anni la Lega conserva il potere ma perde più del 20% dei consensi.
In termini assoluti, la Lega, pur reclutando nel suo schieramento due esponenti del CDL, prende complessivamente 2.556 voti, 866 voti in meno rispetto a 5 anni fa. Biassono Civica in poco più di 5 mesi raccoglie 2078 voti. Se proviamo a confrontare il risultato con quello ottenuto nel 2011 dal PD, a Biassono Civica sono andati quasi 1.000 voti in più. E’ del tutto evidente che vi è stato un cedimento elettorale significativo della Lega raccolto in gran parte da Biassono Civica.
Lista per Biassono invece ha sostanzialmente confermato i voti del 2011 con un leggero incremento +63 voti.
Biassono quindi non è più quella società statica e ostile al cambiamento che ci eravamo disegnati addosso. Dal voto emerge una Biassono vitale, propensa al cambiamento e disponibile a voltare pagina. Un grazie di cuore ai 2078 elettori di Biassono civica che hanno creduto con convinzione di poter cambiare il proprio paese.

Accordo mancato per una lista unitaria
Ci si chiede allora perché anche questa volta è prevalsa la volontà da parte degli elettori di continuare l’esperienza leghista. Semplicemente perché l’offerta politica alternativa alla Lega si presentava divisa e concorrente. Da una parte noi, Biassono Civica, una lista giovane nata soltanto 5 mesi fa e che rappresentava la vera novità di questa tornata elettorale, e dall’altra Lista per Biassono che si presentava per la seconda volta alle elezioni comunali con un candidato, Alberto Caspani, già bocciato dagli elettori 5 anni fa.
Al dire il vero c’era stato il tentativo a fine 2015 di costituire una lista unitaria alternativa alla Lega che mettesse insieme le due componenti del Consiglio Comunale, PD e Lista per Biassono, e che potesse allargarsi anche ad altre componenti della società civile di Biassono (associazionismo, gruppi organizzati e semplici cittadini). Il tentativo come sappiamo naufragò e non si è più riusciti a ricomporre una lista unitaria.
Biassono Civica allora confortata anche da un sondaggio a metà aprile che ci confermava dietro la Lega di appena 4 punti percentuali ha raccolto la sfida del ricambio alla guida del Paese facendosi interprete della volontà di cambiamento espressa dalla maggioranza dei suoi cittadini.

Il voto utile funziona nel centro-destra
Che cosa è successo sul fronte avverso ? La Lega seppur divisa e lacerata al suo interno ha integrato la componente Cristiano Democratica Liberale rappresentata dai consiglieri Rossi e Colombo che hanno portato con sé una buona dote di voti che è servita per mettere in sicurezza il risultato. Il prezzo pagato è rappresentato dal dissenso interno di chi era contrario all’accordo, i cosiddetti rottamatori. Difficile quantificare il non voto dei dissidenti leghisti che è stato senza dubbio compensato dall’apporto dato dagli ex consiglieri CDL.
“Forza Biassono per Fare” che poteva rappresentare un fattore di disturbo e creare non pochi problemi alla Lega, ha raccolto nelle urne un misero 6,2%. Per un accordo sovracomunale di desistenza, alla lista è stato sottratto il simbolo  di Forza Italia. In più si sono affidati ad un candidato sindaco, persona stimabilissima e competente, ma avulsa dalla realtà biassonese, avendo fatto il Sindaco per due anni da un’altra parte, cioè a Macherio, con grossi problemi di governabilità.

Il nuovo Consiglio Comunale
Nel nuovo Consiglio Comunale la maggioranza sarà rappresentata dal Sindaco Casiraghi a cui facciamo i nostri più sinceri auguri e da 16 consiglieri, non tutti della Lega. La minoranza invece avrà 5 consiglieri, quattro saranno di Biassono Civica e uno solo andrà a Lista per Biassono. “Forza Biassono per Fare” non avrà nessun consigliere e il candidato sindaco preso in prestito da Macherio tornerà ad occuparsi dei problemi del suo paese.
Biassono Civica sarà dunque rappresentata da un nutrito gruppo di consiglieri che potrà svolgere in questi 5 anni una opposizione efficace e  costruttiva. Valuterà nel merito le iniziative della maggioranza e contribuirà con le sue proposte ad animare il dibattito in Consiglio Comunale. Non vi saranno posizioni pregiudiziali, ma al contrario ci muoveremo sempre per il bene del Paese e, garantendo un contatto sempre stretto con i cittadini che ci hanno votato e che ci voteranno, costruiremo insieme una alternativa credibile alle prossime elezioni comunali del 2021.