Mah, siamo
sempre lì, allo stesso punto. La legge c’è e parla chiaro ma il
sindaco-borgomastro Casiraghi e compagni (è un modo di dire, non si offendano) agiscono
spesso come passa loro per la testa in quel momento. Vabbè che stanno in Comune
da vent’anni e, forse, un po’ lo considerano cosa loro. Tanto che ci parcheggiano
anche la macchina in municipio e le leggi sono abituati a interpretarle come
meglio conviene.
Tutte le leggi. Non soltanto quelle dello Stato italiano, che
per i sodali di Salvini non hanno proprio l’appeal di quelle made in Padania e
dunque non meritano tanto rispetto. Ma anche le loro di leggi, quelle che i
nostri amministratori leghisti hanno scritto di proprio pugno. O quasi.
I fatti? Eccoli.
Il 5 agosto, con una mail, la presidente uscente della Commissione sport
Daniela Casiraghi (già assessore della Lega in anni passati) convoca gli altri
rappresentanti della commissione per il 23 agosto prossimo. Motivo: scegliere
le candidature per l’atleta modello 2016 da premiare durante le manifestazioni
di quel che era conosciuto come il “Fuori Gp” e oggi è stato ribattezzato “Biassono
Gp”. E, già che c’erano, per conoscere il nuovo assessore allo Sport Paola Gregato.
A parte il fatto che il nuovo assessore lo si può tranquillamente incontrare
ogni mattina mentre parcheggia la macchina nei giardini di Villa Verri,
stupisce che la presidente uscente della Commissione Sport sia ancora in
carica.
Infatti il comma 3 dell’articolo 39 del Regolamento del Consiglio
comunale e delle commissioni del Comune di Biassono (scritto dalle precedenti
amministrazioni leghiste e, fino a prova contraria, ancora valido) dice
espressamente: “ I Commissari durano in carica fino all’eventuale scioglimento
della commissione stessa o, in assenza, fino alla data d’elezione del nuovo
Consiglio comunale”.
Una svista? Un
atto di forza? Di nuovo: Mah! Resta il fatto che a Casiraghi e compagni (ancora
senza offesa) è, forse, sfuggito il fatto che il 5 giugno si è votato per il
nuovo Consiglio comunale. E che la Commissione Sport, a quel punto, è decaduta,
come tutte le altre commissioni consultive.
E’ vero che
l’abitudine a occupare poltrone da troppo tempo può giocare brutti scherzi. Ma,
almeno, signor sindaco-borgomastro faccia uno sforzo. Lo sappiamo (ce l’ha
detto lei in campagna elettorale) che non ha l’hobby della lettura ma ogni
tanto la dia almeno un’occhiata alle norme che tutti i suoi concittadini devono
giustamente rispettare. Non per altro ma sa, quelle norme, in democrazia,
valgono anche per lei.