INCONTRI


02 agosto 2016

NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO MA, SOPRATTUTTO, NON DECIDO NIENTE


L’ha buttata lì con la sua solita nonchalance al Giornale di Carate di martedì 2 agosto:“La decisione non è neppure stata presa dall’organo politico, bensì si tratta di un provvedimento emanato dal segretario generale”.

Le parole sono del sindaco-borgomastro Casiraghi e dovrebbero spiegare il trasferimento definitivo in biblioteca dell’agente della Polizia locale Andrea Foffano. Una decisione di quelle che pesano, che il primo cittadino in camicia verde scarica interamente sul funzionario più alto in grado del Comune.

Quindi, volendo riassumere la vicenda che ha portato Biassono su tivù e giornali di mezzo mondo:
1.   Foffano denuncia i balli in slip dei suoi colleghi.
2.   Sindaco-borgomastro e giunta fanno finta di niente e, pur promettendo indagini interne e provvedimenti disciplinari, si riducono a fare una ramanzina ai vigili birichini.
3.   Un anno dopo la stampa divulga la notizia e, per tutta risposta, sindaco-borgomastro e giunta “proteggono” Foffano spostandolo per un anno in biblioteca.
4.   Passata la buriana, il nuovo sindaco, sempre borgomastro, lascia decidere al segretario comunale sul da farsi. Che, poi, sia Casiraghi ad avere la delega al personale e alla Polizia locale è un dettaglio del tutto trascurabile: le decisioni, lo dice lui stesso, le lascia prendere al segretario comunale.

Altro che Gattopardo, qui siamo alle “quattro” scimmiette del non vedo, non sento, non parlo e, soprattutto, non decido niente!

Ormai è chiaro. Il sindaco-borgomastro e la sua giunta non sanno o non vogliono decidere. E così delegano, dimostrando una totale inadeguatezza a svolgere le mansioni che l’elettorato ha loro affidato.
Una domanda non riusciamo, però a non farla. Casiraghi si lamenta un giorno sì e l’altro anche che i soldi che lo Stato gira ai Comuni sono sempre meno. 

E potrebbe anche aver ragione. Ma quel poco che ci dà – e siamo alla domanda non sarebbe il caso di non spenderlo in parcelle di avvocati e in rimborsi per vertenze con i dipendenti comunali?

Tenendo anche conto del fatto - non proprio irrilevante - che negli ultimi anni il Comune ha perso tutte le cause di lavoro con il personale. E noi abbiamo pagato.