L’ha
buttata lì con la sua solita nonchalance al Giornale
di Carate di martedì 2 agosto:“La decisione non è neppure stata presa
dall’organo politico, bensì si tratta di un provvedimento emanato dal
segretario generale”.
Le parole
sono del sindaco-borgomastro Casiraghi e dovrebbero spiegare il trasferimento definitivo
in biblioteca dell’agente della Polizia locale Andrea Foffano. Una decisione di
quelle che pesano, che il primo cittadino in camicia verde scarica interamente
sul funzionario più alto in grado del Comune.
Quindi,
volendo riassumere la vicenda che ha portato Biassono su tivù e giornali di
mezzo mondo:
1. Foffano denuncia i balli in slip dei
suoi colleghi.
2. Sindaco-borgomastro e giunta fanno
finta di niente e, pur promettendo indagini interne e provvedimenti
disciplinari, si riducono a fare una ramanzina ai vigili birichini.
3. Un anno dopo la stampa divulga la
notizia e, per tutta risposta, sindaco-borgomastro e giunta “proteggono” Foffano
spostandolo per un anno in biblioteca.
4. Passata la buriana, il nuovo sindaco,
sempre borgomastro, lascia decidere al segretario comunale sul da farsi. Che,
poi, sia Casiraghi ad avere la delega al personale e alla Polizia locale è un
dettaglio del tutto trascurabile: le decisioni, lo dice lui stesso, le lascia
prendere al segretario comunale.
Altro che Gattopardo,
qui siamo alle “quattro” scimmiette del non
vedo, non sento, non parlo e, soprattutto, non decido niente!
Ormai è
chiaro. Il sindaco-borgomastro e la sua giunta non sanno o non vogliono decidere.
E così delegano, dimostrando una totale inadeguatezza a svolgere le mansioni
che l’elettorato ha loro affidato.
Una domanda
non riusciamo, però a non farla. Casiraghi si lamenta un giorno sì e l’altro
anche che i soldi che lo Stato gira ai Comuni sono sempre meno.
E potrebbe
anche aver ragione. Ma quel poco che ci dà – e siamo alla domanda non sarebbe
il caso di non spenderlo in parcelle di avvocati e in rimborsi per vertenze con
i dipendenti comunali?
Tenendo anche
conto del fatto - non proprio irrilevante - che negli ultimi anni il Comune ha
perso tutte le cause di lavoro con il personale. E noi abbiamo pagato.