La domanda viene da sé: perché la giunta leghista di
Biassono continua ad affidare incarichi senza usare gli strumenti che le
permetterebbero di risparmiare? La risposta è decisamente meno chiara: mistero!
L’ultimo esempio si ha quando si confronta la
programmazione dei film estivi di Biassono con quella di Vedano al Lambro. E si
mettono a confronto il costo di un Comune con quello dell’altro. Sorprese? Più
di una, dal momento che per quattro film il nostro sindaco-borgomastro e la sua
giunta hanno speso 4.428 euro.
Vedano, tanto per cominciare, ha usato la piattaforma
Sintel, che è uno strumento di cui sono dotati i Comuni per ottenere beni o
servizi in modo trasparente ed economico. Facendo cosi i nostri vicini hanno
ottenuto 5 offerte diverse potendo scegliere la migliore in rapporto al prezzo
e alla qualità. Nel dettaglio, i cittadini di Vedano potranno assistere alla
proiezione di 6 film, di cui due usciti nel 2016 e quattro nel 2015.
Biassono ha, invece, optato per l’affidamento diretto, quindi
senza gara, ad una cooperativa di Seregno pagando di più per film più vecchi.
Eccoli: uno del 2016, due del 2015 e uno del 2014. Verrebbe da dire che così ha
speso meno. No. Se, infatti, si compara quanto hanno sborsato i due Comuni, si
ottiene che Biassono ha pagato ogni film 1.107 euro, mentre Vedano si è fermata
a 830 euro, tutto compreso. Quasi 300 euro in meno a proiezione. Mica
spiccioli.
Senza dimenticare, poi, che a Vedano i cittadini hanno
pagato molto meno di Biassono per un “prodotto” migliore.
E allora un’ altra domanda sorge spontanea: perché a
Biassono non è stata usata la piattaforma Sintel? Mistero. Un altro.
Ora, è
chiaro chi ci ha perso; rimane, invece, da capire chi ci ha guadagnato.
E qui, forse, potrebbe venirci in aiuto l’indimenticato
monito del “divino Giulio” (Andreotti): “a pensar male si fa peccato ma spesso
ci si azzecca”.