INCONTRI


05 settembre 2016

NON LEGGI? L’ASSESSORATO ALLA CULTURA E’ TUO


Succede così dappertutto. In una grande città, come in un paesino di poche anime. Se fai l’amministratore pubblico, sindaco o assessore che sia, non è necessario essere un pozzo di scienza nel settore di cui ti occupi. Per questo ci sono i funzionari del Comune che conoscono – o almeno dovrebbero conoscere - a menadito leggi e codicilli.
Certo, il sindaco o l’assessore qualcosa di suo deve mettercelo: un pizzico di competenza, una buona dose di passione e tanto, ma tanto, impegno per fare anche quel che fino al giorno prima non avrebbe mai fatto.
A Biassono no. Da noi c’è un assessorato in cui dimostrare di avere un briciolo di preparazione sembra addirittura controproducente. Possibile?

I fatti. Campagna elettorale 2016: l’ex assessore alla Cultura e attuale sindaco Luciano Casiraghi, alla domanda del giornalista del Giornale di Carate su quali libri legge, risponde serafico: “Non ho l’hobby della lettura”. Come dire, non leggo libri. Vabbé, sarà un caso; in fondo, nessuno è perfetto.

Venerdì 2 settembre, Villa Monguzzi, incontro con lo scrittore Andrea Vitali. Il neo assessore alla Cultura, Paola Gregato, prende la parola per portare il saluto dell’amministrazione comunale e, tra le altre cose, butta lì, serafica come il suo predecessore: “Non sono una grande lettrice”. Come dire, leggo poco o niente.

Tanto di cappello alla sincerità, sia dell’uno che ha gestito la Cultura per 5 anni, sia dell’altra che, presumibilmente, la gestirà per i prossimi 5. Tuttavia, parafrasando un vecchio scrittore (tanto per stare in tema) in voga qualche decennio fa, si potrebbe dire che due coincidenze fanno una certezza. Quale? Beh, che per aspirare alla poltrona della Cultura a Biassono è indispensabile non essere dei lettori.

Il che spiega, finalmente, perché siamo andati fino a Lesmo a prendere il nuovo assessore alla Cultura: per la Lega le tradizioni sono sacre e vanno mantenute.