“Anto’,
fa caldo” replicava un’avvenente signora, protagonista di una famosa pubblicità
di thè freddo, al marito che tentava l’approccio in una caliente notte
d’estate. Speriamo che la stessa risposta non venga data alla scuola di
Biassono, in questi giorni di temperature bollenti, dalla Giunta comunale che
dovrà deliberare a breve la cifra da destinare al diritto allo studio per il
prossimo anno scolastico.
Eh, sì.
L’insistente richiesta di un maggior investimento di risorse finanziarie nel
settore istruzione ha sempre sortito negli ambienti leghisti una reazione
simile a quella della moglie di Antò: non mi scocciare che fa caldo, l’anno
scolastico è terminato e di soldi per la scuola ce ne sono assai pochi.
In
fondo, potrebbero controbattere i nostri amici leghisti, quattro denari per
l’istruzione, loro li hanno sempre trovati. Per l’anno scolastico appena
terminato, sono stati stanziati ben (!) 24.000 euro – di cui, in realtà, solo
20.000 destinati ai progetti per gli studenti e 4000 euro alla pulizia dei tre
plessi scolastici.
Ma,
se consideriamo che gli studenti dell’Istituto di Biassono sono più di 700,
basta fare due facili conti per capire che la pomposa cifra di 20.000 euro, che
l’assessorato all’ istruzione si vanta di regalare alla scuola, se spalmati sul
numero di studenti, dà la modica cifra di 30 euro pro capite. E con questa
sorta di paghetta ogni studente deve sopravvivere per un intero anno scolastico,
contribuendo al pagamento dei progetti di motoria, di lingue, di musica,
eccetera.
E
meno male che alla strumentazione tecnologica hanno pensato la buonanima di
Caprotti, con il concorso Amici di scuola, e l’Associazione genitori che, con
il denaro raccolto durante le varie edizioni della festa di fine anno, ha
acquistato lim, proiettori, portatili per gli studenti. Diversamente, se
avessimo aspettato la magnanimità della giunta leghista, il comprensivo
biassonese sarebbe, da un punto di vista tecnologico, al livello di una scuola del
terzo mondo. Fortuna che consiglieri e assessori del Carroccio guardano sempre
al nord…
Eppure,
qualche soldino l’assessorato all’ istruzione dovrebbe pure averlo messo da
parte con il taglio del comodato d’uso dei libri di testo, l’aumento della
tariffa dello scuolabus e il denaro avanzato dall’ assegnazione delle borse di
studio.
Perciò,
cari amici leghisti, aprite il cordone della borsa, non abbiate paura di
investire sulla scuola e sul futuro dei cittadini più giovani e non cedete alla
tentazione di rispondere alla scuola “Anto’, fa caldo”.
Soprattutto
in una Biassono in cui non mancano soldi per l’area cani, per l’asfaltatura di
aree decentrate e utilizzate dai cittadini non più di una volta all’ anno, e per
l’ottava meraviglia del mondo: villa Bossi.