I
latini l’avevano già capito quasi due millenni fa: “Peccare è umano,
perseverare è diabolico”.
Chi,
invece, non riesce proprio a capirlo sono i nostri amministratori. Che, non
soltanto sbagliano a fare una gara e devono in tutta fretta annullarla per
autotutelarsi contro possibili azioni penali, ma sono anche in grado di indire
una nuova gara e il giorno prima trovarsi con due dei tre commissari (tutti
dipendenti comunali) a dare forfait perché in ferie. E dover, quindi, nominare
una nuova commissione e fissare una nuova data. Un guazzabuglio, per usare un
eufemismo. In cui il confine tra pressapochismo e poca trasparenza è sempre più
labile.
Ma
andiamo con ordine. Il 9 maggio scorso la giunta leghista indice la gara per la
concessione della gestione del PalaRovagnati di via Parco per i prossimi tre
anni. Tutto sembra procedere regolarmente fino al 27 giugno quando, con la
determinazione n. 319, viene annullata la gara. Il motivo? Presto detto:
“Rilevato che successivamente alla presentazione di due domande di
partecipazione al bando sopra richiamato si è valutata la possibilità di
avviare un procedimento in autotutela per l’annullamento d’ufficio del medesimo
avviso in ragione che da una sua più attenta lettura, non verrebbero rispettate
le garanzie minime di parità e imparzialità di trattamento, poste dal diritto
statale e dai principi del diritto comunitario vigenti”. In altre parole, il
bando di gara ammetteva una disparità di trattamento tra i due concorrenti e,
di fatto, favoriva uno rispetto all’altro.
Tutto
a posto, dunque? Sì. Anzi, no. Perché il giorno prima che la commissione,
composta da tre dipendenti del Comune, si riunisca per assegnare la concessione,
c’è un piccolo, “imprevedibile”, intoppo: due dei tre commissari sono partiti
per le ferie. Possibile? A Biassono sì. Tanto che la gara viene sospesa, la
commissione viene rinnovata con la nomina di altri due dipendenti comunali e la
nuova gara viene fissata per dopo le ferie.
Un
pasticciaccio, brutto anche. Per non dire o pensare a qualcosa di ben più
grave.
C’è da
sperare che qualcuno paghi? Pia illusione. I nostri amministratori
continueranno a fare e disfare a loro piacimento, come hanno sempre fatto.
E
ai funzionari che hanno la responsabilità del procedimento verrà, magari,
corrisposto un punteggio supplementare per il raggiungimento degli obiettivi
professionali. Con buona pace di tutti, peccatori di una sola volta e peccatori
perseveranti.