INCONTRI


18 novembre 2017

SCHERZETTO PADANO


Hanno preparato quattro determinazioni, bandito un concorso, verificato la copertura finanziaria per il neoassunto, confermato che i soldi c’erano, letto la documentazione di 142 candidati, nominato una commissione che ne ha scartati 5, noleggiato 150 poltroncine con scrittoio (1300 euro) per i 137 rimasti in corsa, fatto una prima selezione, preparato le domande per la prova scritta e per quella orale, corretto gli elaborati, interrogato i promossi, stilato i verbali, redatto la graduatoria finale con 8 candidati idonei.
Un lavoro estenuante. E inutile.

Sì, perché dopo la lunga e costosa trafila burocratica l’amministrazione comunale si è accorta che per l’assunzione dell’Istruttore amministrativo categoria C per l’ufficio Patrimonio, Sport, Cultura e Tempo libero non ci sono i soldi. Possibile? Possibile. Parola del sindaco-borgomastro Luciano Casiraghi, che l’ha dichiarato con la solita nonchalance in risposta all’interrogazione presentata in Consiglio comunale da Biassono Civica: “Non abbiamo ancora approvato il bilancio consolidato e quindi per l’assunzione del nuovo dipendente non c’è la prevista copertura finanziaria”. Uno scherzo? Macché, tutto vero.

Vero per vero, il borgomastro ha detto anche altro. Che, ad esempio, la prima in graduatoria, tale Buzzi, ha rinunciato all’incarico e che il secondo classificato di cognome fa Alfano. Fatto sta che per ovviare al pasticcio dell’assunzione “congelata” si è deciso di spostare fino al 31 dicembre due dipendenti già in forza in Comune: 9 ore alla settimana ciascuno e l’ufficio Patrimonio ha risolto il problema della carenza di personale. Poi si vedrà.

Domanda: non si poteva pensarci prima, senza spendere tempo e quattrini? Altra domanda: se al momento del bando la copertura finanziaria c’era, come fa a non esserci più al momento dell’assunzione? I casi sono due: si è detta una “bugia” (l’eufemismo è voluto) prima o la so dice adesso. A meno che non c’entrerà per caso l’Alfano, un cognome, come dire, non proprio padano. Chiederlo ai nostri amministratori? Tempo perso, sappiamo già la risposta: “A Biassono? Ma quando mai!”.