Il
TUEL (testo unico degli enti locali) spiega che se si vogliono fare modifiche
al bilancio di previsione degli enti locali, tipo il Comune di Biassono, dopo
il 30 novembre bisogna avere l’approvazione del revisore dei conti. Questa è la
legge.
E’
cosi che nell’ultimo consiglio comunale, alla richiesta di spiegazioni scritte
e motivate delle variazioni proposte dalla giunta leghista, il presidente
dell’aula, l’architetto Mauro Rossi, e l’assessore al Bilancio Piero Malegori,
gonfiandosi il petto, rispondevano al consigliere Alberto Caspani, con una
certa supponenza che “è tutto a posto, abbiamo l’approvazione del revisore dei
conti!”.
Peccato
che nessuno avesse veramente dato un’occhiata ai conti, a parte la consigliera
Stefania Canzi di Biassono Civica, che le variazioni al bilancio le ha
spulciate una per una e ha trovato un errore. Guarda caso nei conti di chi i
conti avrebbe dovuto controllarli: il revisore.
Imbarazzo
tra assessori e consiglieri della Lega. Che, chi a penna e chi con la
calcolatrice del cellulare, hanno cominciato a far somme e sottrazioni nel
silenzio generale, con l’assessore al Bilancio e il presidente del consiglio
che sostenevano a spada tratta la correttezza dei dati presentati.
Dopo
un’interruzione di 15 minuti del consiglio tra lo sconcerto dei pochi presenti
in aula, la smentita dalla viva voce del segretario comunale, dottor Francesco
Miatello: “la consigliera Canzi ha ragione”. E il petto del presidente del
consiglio e dell’assessore al Bilancio si è sgonfiato come un palloncino
bucato.
Ci
aspettiamo ora che l’assessore alla Cultura, la dottoressa Paola Gregato, che
sulla sua pagina facebook ha accusato chi ha preso parte alla manifestazione
antifascista di sabato 9 dicembre a Como di sottrarre tempo prezioso allo
studio, rivolga la stessa esortazione ai suoi compagni di partito: “Studiate,
Capre!”.