A
Biassono, l’avvio della cosiddetta Fase 2, dell’emergenza pandemica, oltre a
registrare episodici interventi di sanificazione di giardini e spazi pubblici,
la riapertura della piattaforma ecologica e del cimitero, la ripresa delle
attività produttive e l’apertura di diversi esercizi commerciali, ha visto
anche manifestarsi preoccupanti comportamenti individuali e collettivi
all’insegna del “tana libera tutti”.
D'altronde non si può che comprendere il desiderio di riprendere
la vita sociale, di ritrovarsi fra amici, tra conoscenti - accorciando le
distanze - tra le persone. C’è un evidente bisogno di aggregazione, di
vicinanza e convivialità, specialmente tra giovani e anziani.
Tuttavia, occorre essere consapevoli che tale ripresa richiede
una gestione in termini di rilancio globale che sappia coniugare la vitale
necessità della sicurezza con quella della “riapertura”.
A nostro avviso sarebbe importante che la nostra comunità
potesse contare su di una gestione della cosiddetta Fase 2, ben organizzata e
pianificata, in grado di trasformare le criticità, le minacce, i fallimenti,
gli inevitabili errori, in opportunità di crescita, di nuovo sviluppo, a
partire, non da una semplice e confuso tentativo di tornare ad una normalità
sempre più critica che sarebbe opportuno ripensare, bensì da un vero proprio
nuovo inizio, come richiedono le fasi della ricostruzione. Perché di ricostruzione
dobbiamo parlare e non di un semplice tornare a prima.
Non dobbiamo cercare di tornare come prima, ma meglio di prima.
Questa è la sfida che ci attende e l’occasione è unica!
Abbiamo bisogno di un nuovo inizio, che sappia cogliere le
opportunità di cambiamento e riorganizzazione degli spazi pubblici, materiali e
immateriali, dei servizi, delle attività di supporto, di stimolo e assistenza
che la necessità della ripresa suggerisce e richiede con lungimiranza e
creatività.
Diversi segnali, stimoli e suggerimenti sono stati avanzati in
tal senso anche dai cittadini in forma più o meno consapevole e strutturata e
che Biassono Civica, vorrebbe raccogliere, ascoltare, rielaborare, portare a
fattor comune e proporre all’amministrazione comunale allo scopo di offrire
nuove idee e collaborazione.
A solo titolo di esempio: aree e spazi pubblici detassati da
destinare all’esercizio delle attività di ristorazione e bar in grado di
garantire adeguati standard di sicurezza nel distanziamento degli avventori;
limitazione del traffico veicolare in favore di una pedonalizzazione che
favorisca l’accesso a tali esercizi riorganizzati all’aperto con dehors,
coperture temporanee ecc.; sistemi di prenotazione on line su piattaforme
informatiche condivise per l’ordinato e sicuro accesso agli
esercizi commerciali e di servizio; riorganizzazione delle attività sportive e
del tempo libero in collaborazione sussidiaria con le numerose associazioni che
operano nel Centro sportivo di via Parco, specialmente per ragazzi e bambini,
non solo in vista della fine dell’anno scolastico, ma anche per un'offerta di
svago e custodia organizzabile da subito, considerata la ripresa degli impegni
lavorativi di molte famiglie.
Per questo ci sembra importante richiedere l’apertura di un
tavolo di lavoro comune dove, chi abbia da offrire contributi, come i
cittadini, le associazioni, i sindacati, i gruppi politici, possa trovare
spazio e ascolto da parte degli amministratori. In una parola: chiediamo
partecipazione.
La stessa partecipazione che il medesimo partito leghista, a
guida della nostra amministrazione comunale, ha chiesto e chiederà, il 2 giugno
al Governo nazionale, scendendo in piazza in modo irresponsabile per la
sicurezza e strumentalizzando la Festa della Repubblica, che è di tutti, unica
e indivisibile!