INCONTRI


10 maggio 2020

URBANISTICA DA GUINNESS



Di solito sono in disaccordo su tutto. C’è, però, una cosa su cui i Comuni di centrodestra, di centrosinistra e pure quelli leghisti la pensano allo stesso modo: meno auto nei centri storici. Tutti d’accordo? Sì, tutti, tranne uno, Biassono.

Da noi l’urbanistica è come i salmoni, va controcorrente. E se in tutto il resto della Brianza (è un’affermazione per difetto) la tendenza è di liberare dal traffico il nucleo più vecchio della città o del paese, “nel più bel borgo brianteo” (il copyright è del nostro borgomastro) si innesta la retromarcia. E si fa del centro il punto di transito più gettonato. Un esempio? Meglio tre.

Primo. Via Mazzini, angolo via Porta d’Arnolfo. Dove c’era la palazzina degli uffici della Pressindustria, sta sorgendo un mega palazzo. Passi per i cinque piani fuori terra, non proprio uno spettacolo d’architettura che si concilia con l’ambiente circostante, ma a lasciar a bocca aperta è l’edificio a un solo piano costruito su quel che era un parcheggio con una dozzina di posti macchina. Parcheggio strategico per non arrivare in centro paese con l’auto, visto che piazza San Francesco è appena a 200 metri. Perché allora cancellarlo? Per portarci la farmacia comunale? Non è meglio che stia dov’è, dal momento che la popolazione più anziana abita in centro?

Secondo. Via Marconi. A metà della via c’è un’area verde recintata, vecchi orti non più coltivati e lasciati a se stessi. Ai tempi della tanto vituperata Prima Repubblica lì era previsto un parcheggio per venire incontro alla carenza di posti auto nei pressi della scuola materna Segramora. In epoca leghista l’area è misteriosamente diventata edificabile, come se a Biassono mancassero case e di parcheggi a ridosso del centro storico ne avessimo a bizzeffe. Anche qui, qual è il senso di questa operazione?

Terzo e dulcis in fundo. In Via Verri sorgerà un nuovo parcheggio (50.000 euro il costo), recuperando spazi con l’abbattimento di una vecchia cascina all’angolo con via Umberto I e arretrando di un bel po’ di metri il muro di cinta dell’oratorio. Un intervento necessario, dicono sindaco e assessori leghisti per realizzare 10, 12 posti auto. Già oggi, il centro storico è utilizzato nelle ore di punta come alternativa alla provinciale e a via dei Tintori.
Non si rischia cosi di congestionarlo ancora di più?

Biassono non sarà il più bel borgo della Brianza ma in fatto di controsensi è da Guinness dei primati.