Di solito sono in disaccordo su tutto. C’è, però, una
cosa su cui i Comuni di centrodestra, di centrosinistra e pure quelli leghisti
la pensano allo stesso modo: meno auto nei centri storici. Tutti d’accordo? Sì,
tutti, tranne uno, Biassono.
Da
noi l’urbanistica è come i salmoni, va controcorrente. E se in tutto il resto
della Brianza (è un’affermazione per difetto) la tendenza è di liberare dal
traffico il nucleo più vecchio della città o del paese, “nel più bel borgo
brianteo” (il copyright è del nostro borgomastro) si innesta la retromarcia. E
si fa del centro il punto di transito più gettonato. Un esempio? Meglio tre.
Primo.
Via Mazzini, angolo via Porta d’Arnolfo. Dove c’era la palazzina degli uffici
della Pressindustria, sta sorgendo un mega palazzo. Passi per i cinque piani
fuori terra, non proprio uno spettacolo d’architettura che si concilia con
l’ambiente circostante, ma a lasciar a bocca aperta è l’edificio a un solo
piano costruito su quel che era un parcheggio con una dozzina di posti
macchina. Parcheggio strategico per non arrivare in centro paese con l’auto,
visto che piazza San Francesco è appena a 200 metri. Perché allora cancellarlo?
Per portarci la farmacia comunale? Non è meglio che stia dov’è, dal momento che
la popolazione più anziana abita in centro?
Secondo.
Via Marconi. A metà della via c’è un’area verde recintata, vecchi orti non più
coltivati e lasciati a se stessi. Ai tempi della tanto vituperata Prima
Repubblica lì era previsto un parcheggio per venire incontro alla carenza di
posti auto nei pressi della scuola materna Segramora. In epoca leghista l’area
è misteriosamente diventata edificabile, come se a Biassono mancassero case e
di parcheggi a ridosso del centro storico ne avessimo a bizzeffe. Anche qui,
qual è il senso di questa operazione?
Terzo
e dulcis in fundo. In Via Verri sorgerà un nuovo parcheggio (50.000 euro il
costo), recuperando spazi con l’abbattimento di una vecchia cascina all’angolo
con via Umberto I e arretrando di un bel po’ di metri il muro di cinta
dell’oratorio. Un intervento necessario, dicono sindaco e assessori leghisti
per realizzare 10, 12 posti auto. Già oggi, il centro storico è utilizzato
nelle ore di punta come alternativa alla provinciale e a via dei Tintori.
Non si rischia cosi di congestionarlo ancora di più?
Biassono
non sarà il più bel borgo della Brianza ma in fatto di controsensi è da
Guinness dei primati.