Coi selfie da postare su facebook sono un portento. In
posa come manco Salvini riesce a fare, un sorriso smagliante stampato sulla
bocca e, voilà, eccoli immortalati come piccoli divi di strapaese il nostro
sindaco-burgmeister, il suo immancabile assessore e, più o meno imbarazzato, il
malcapitato commerciante a fare da sfondo. Foto da pandemia, per dire che loro
ci sono, pronti come nessuno a dare una mano a chi fa fatica a sbarcare il
lunario quando le cose si mettono male.
Bravi! Una foto, in fondo, non la si nega a nessuno
perché, si sa, la Lega è anima e cuore per chi ha un’attività a Biassono.
Quindi, pacche sulle spalle a gogò, proclami da mecenati del “sotto casa” e
inviti ai biassonesi a fare la spesa ancora a meno dello sbandierato chilometro
zero. I “nostri” vanno aiutati, non fa una piega. Quando, però, si tratta di
passare dai selfie al portafoglio, le parole restano parole e le foto
cominciano lentamente a sfuocarsi.
La dimostrazione la si è avuta venerdì 5 in consiglio
comunale. Ordine del giorno sul bilancio, con tariffe Imu e addizionale
comunale Irpef per il 2021. Dalle premesse ti aspetteresti un segnale, anche
piccolo per chi è da un anno che, zona rossa, arancione o gialla che sia, di
incassi ne ha fatti pochini. E, invece, sorpresa!, l’Imu per i commercianti
resta al 10,2 per mille, al pari di una seconda casa, e l’addizionale comunale
Irpef subisce un ritocchino al ribasso, un po’ per tutti, tanto per non
scontentare nessuno.
Per capirci: chi ha un reddito di 15.001
euro all’anno risparmierà 11 euro, mentre chi ne incassa 55.000 (non proprio
uno stipendio da fame) avrà uno sconto di 17 euro. Tutti contenti, no? E vai
coi selfie!